martedì 23 ottobre 2007

Per chi non ha mai conosciuto "Elianto"


PROLOGO

C'era un gran rumore negli universi. Generazioni di stelle nascevano e morivano sotto lo sguardo di telescopi assuefatti, fortune elettromagnetiche venivano dissipate in un attimo, sorgevano imperi d'elio e svanivano civiltà molecolari, gang di gas sovreccitati seminavano il panico, le galassie fuggivano rombando dal loro luogo d'origine, i buchi neri tracannavano energia e da bolle frattali nascevano universi dissidenti, ognuno con legislazione fisica autonoma.

Ovunque si udiva il grido angoscioso di schegge, brandelli, filamenti, scampoli, frattaglie chimiche e asteroidi nomadi che cercavano invano l'intero a cui erano uniti fino all'istante prima. Era un coro di orfani e profughi spaziali, in fuga verso il nulla con un muggito di mandria terrorizzata.

Fu in questo scenario di divorzio universale che un giovane ardito atomo di ossigeno si slanciò dal trapezio della vecchia molecola per volare verso un nuovo trapezio, dove lo attendeva un atomo di idrogeno per una nuova eccitante combinazione. Ma, dopo un triplo salto mortale, l'atomo acrobata mancò per un nonnulla le braccia protese dell'idrogeno-porteur, e precipitò nel vuoto sidereo con un urlo angoscioso.

L'atomo di ossigeno era il nipotino preferito di una gigantesca stella Supernova che, impazzita per il dolore, puntò la sua massa contro una piccola galassia lenticolare, e già si attendeva il lampo e lo schianto di un miliardo di stelline, quando improvvisamente si fece un gran silenzio.

Tutto nei cieli si fermò.

4.
SIATE MAGGIORANZA!

Alle otto in punto del mattino, al ventiseiesimo piano del grattasmog HD, tornò la corrente a un'unica presa, e lo schermo televisivo si riaccese.

In pigiama e con le candele fumanti ancora in mano, la famiglia di Elianto attendeva ansiosamente il sondaggio della mattina.

Il babbo, Eliantemo, tormentava irrequieto il telecomando interattivo, la mamma Elisperma sorseggiava un caffè gelido, la figlia Elitropia stava infilando nello zainetto scolastico la merenda e lo spray antistupro.

Ed ecco che, tostato di ultravioletto e imburrato di fard, apparve sullo schermo Fido PassPass. Fido era il giornalista più celebre della televisione, perché parlava sul canale che dava accesso agli altri diciannove, e cioè Canale Esse, il canale dei sondaggi.

- Buongiomo cittadini della Nova Repubblica, e siate maggioranza! A voi un sincero augurio di azzeccare il sondaggio odierno. Oggi la svanzika vale 3,12 markodollari, niente male quindi. Prima di presentarvi la domanda, ecco le notizie della mattina. Non vi daremo deprimenti resoconti su lontani inevitabili massacri e stolide faide etniche, ma informazioni riguardanti i fondamentali problemi del nostro amato paese. Sono notizie scelte direttamente dal Zentrum e vogliono far sì che la vostra Paura sia equilibrata, in modo che possiate passare la giornata nelle migliori condizioni di spirito e vigilanza.

- Prima notizia: quattro barche di profughi botswanici che cercavano di raggiungere un porto del nostro paese sono affondate a poche miglia dalla costa. I morti sono circa seicento, metà annegati, metà divorati dagli sgombri. La notizia è triste, ma almeno ci verrà risparmiato lo spettacolo miserevole di altri seicento profughi affamati e nullafacenti nelle nostre strade.

Sullo schenno apparve la freccia verde che indicava l'abbassamento del livello di Paura dei cittadini, rilevazione effettuata attraverso speciali sensori chimici inseriti sotto la pelle di diecimila volontari, e dentro alle otturazioni dentarie di diecimila ignari.

6.
IL BALLERINO DI TANGO

Che musica si balla durante i sabba infernali?

Secondo alcuni studiosi, si tratterebbe del "gringle", una specie di flamenco suonato dal digrignare delle zanne e dallo sbattere delle ali.

Per il reverendo Orobas Paymon, è un trillo di violino.

Il reverendo Carrol propende per I am the Walrus dei Beatles.

Per gli anabattisti è il "cor-de-cul", un canone di peti eseguito con strumenti ignobili ma con risultati armonici celestiali.

Il signor Athanase Ledoux, celebre caso di morte apparente, racconta di aver passato alcune ore all'Inferno, e di avere assistito a un sabba dove si danzava al suono di Je ne regrette rien intonata da un'orchestra di arpe.

Secondo il demonologo Paganelli, si suona in continuazione Jimi Hendrix a settantotto giri.

Per M.C. Noon, la musica infernale e quella paradisiaca sono ambedue contenute nel tango, che da rancore diviene meditazione, e che, nato nei postriboli, si elevò a irraggiungile purezza.

Era notte fonda, e a Villa Bacilla tutti dormivano, a eccezione di Talete che leggeva un libro sulle musiche soprannaturali. Mentre stava sottolineando a matita il brano succitato, vide avanzare nel corridoio il ballerino di tango.

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